Decennio di Nanchino

Decennio di Nanchino (南京十年S Nánjīng shí nián, o Decade d'oro, 黃金十年S Huángjīn shí nián) è un nome informale per indicare il decennio dal 1927 (o 1928) al 1937 nella Repubblica di Cina. Cominciò quando il Generalissimo Chiang Kai-shek prese Nanchino, spodestando la cricca di Zhili con a capo il signore della guerra Sun Chuanfang, a metà della Spedizione del Nord nel 1927. Chiang dichiarò Nanchino capitale nazionale nonostante l'ala sinistra del governo nazionalista indicasse Wuhan. La fazione di Wuhan cedette e la Spedizione del Nord continuò finché venne rovesciato il governo Beiyang a Pechino, nel 1928. Il decennio terminò con lo scoppio della seconda guerra sino-giapponese, nel 1937, e il ritiro del governo nazionalista a Wuhan. La crescita del PIL fu, in media, del 3,9 per cento all'anno dal 1929 al 1941 e il PIL pro capite dell'1,8 per cento circa.[1]

Nanchino ebbe importanza simbolica e strategica. La dinastia Ming aveva reso Nanchino capitale, la repubblica era stata fondata lì nel 1912, e il governo provvisorio di Sun Yat-sen aveva avuto sede a Nanchino. La salma di Sun era stata portata e collocata in un grande mausoleo per consolidare la legittimità di Chiang che era nato nella provincia vicina e l'area esprimeva un forte sostegno popolare nei suoi confronti.

Il decennio di Nanchino fu segnato sia dal progresso che dalla frustrazione. Il periodo fu molto più stabile del precedente periodo dei signori della guerra. Ci fu abbastanza stabilità da consentire la crescita economica e l'avvio di ambiziosi progetti governativi, alcuni dei quali vennero poi ripresi dal nuovo governo della Repubblica popolare dopo il 1949. I diplomatici del governo nazionalista negoziarono il riconoscimento da parte dei governi occidentali e cominciarono ad emergere trattati ineguali. Imprenditori, educatori, avvocati, medici e altri professionisti furono più liberi di creare istituzioni moderne, più che in qualsiasi altro periodo precedente. Nello stesso tempo era in vigore la soppressione del dissenso da parte del governo, la corruzione e il nepotismo, la rivolta di numerose province, il conflitto all'interno del governo, la sopravvivenza e la crescita del Partito comunista cinese e una diffusa protesta contro l'incapacità del governo di fermare l'aggressione giapponese. Ci fu anche l'eliminazione del dissenso, della corruzione e del nepotismo, la rivolta di diverse province, il conflitto all'interno del governo, la sopravvivenza e la crescita del Partito Comunista Cinese, e la diffusa protesta contro l'incapacità del governo di fermare l'aggressione giapponese.aggressione giapponese.

  1. ^ A. Maddison, Chinese Economic Performance in the Long Run, Paris, OECD Development Centre, 1998.

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